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Bonus Musica: ecco tutto quello che c’è da sapere

Bonus Musica detrazione

Tra i nuovi bonus previsti dalla Legge di Bilancio 2020, che poi è stato, come vedremo, confermato, troviamo il Bonus Musica, o meglio le detrazioni fiscali corsi di musica. Si tratta di una detrazione di imposta fino ad un massimo di 1000 euro per famiglie a basso reddito che vogliono formare i figli (minori) all’arte musicale.

Il bonus ha fatto il suo esordio nel modello 730/2022.

Detrazioni fiscali corsi di musica: info utili

Le detrazioni fiscali corsi di musica consistono in detrazioni IRPEF del 19% per tutte le famiglie che sostengono spese legate all’iscrizione a cori, bande, nonché conservatori e scuole musicali per i figli, la cui età va dai 5 anni ai 18. Per poter fruire di questo Bonus è necessario che il reddito complessivo, dell’intero nucleo familiare, sia inferiore ai 36 mila euro.

Questo bonus ha fatto la sua apparizione con la Legge di Bilancio 2020 (per la precisione, commi 346 e 347); mentre è stato confermato poi con la Manovra 2021 e con la Legge di Bilancio 2022, testo definitivo.

Quest’anno la Legge in questione prevede lo stanziamento di fondi per il settore legato ad incentivi per l’educazione musicale, anche se è necessario attendere i decreti attuativi per capire se sarà poi disponibile per l’anno di imposta 2022.

La misura è fruibile con la dichiarazione dei redditi 2021 ed è differente dal Bonus Musica e spettacoli dedicato alle imprese e professionisti.

Come funziona il Bonus musica

Le detrazioni fiscali corsi di musica sono riconosciute mediante dichiarazione dei redditi e corrispondono ad una detrazione del 19%, fino ad un massimo di 1000 euro, di costi sostenuti per abbonamento periodico o iscrizione a strutture di cui parleremo successivamente.

L’ammontare del bonus può essere utilizzato come credito di imposta per diminuire la somma delle eventuali tasse da pagare (per esempio, come avviene per le spese mediche e per le detrazioni previste dall’articolo 15 del TUIR).

Il Bonus spetta per le spese sostenute per familiari a carico fiscalmente; mentre può essere ripartito tra più aventi diritto (i genitori) indicando sul documento di spesa la quota detratta da ognuno di essi. A prescindere da ciò, la spesa complessiva non può superare i 1000 euro per ogni figlio.

Detrazioni fiscali corsi di musica: a chi spettano?

Come già accennato, il Bonus Musica 2022 spetta alle famiglie che abbiano un reddito complessivo che non superi i 36 mila euro annui; l’abbonamento periodico dovrà prevedere l’iscrizione di giovani di età compresa tra i 5 e i 18 anni.

Queste le ipotesi, ad oggi, di istituzioni che erogano i corsi di musica:

  • conservatori di musica;
  • istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) riconosciute legalmente (legge 21 dicembre 1999, numero 508);
  • cori;
  • bande;
  • scuole di musica che siano iscritte in registri regionali;
  • scuole di musica riconosciute da Pubblica Amministrazione.

Come viene riconosciuto e quali sono le modalità di pagamento

Ma come fare concretamente per ricevere le detrazioni fiscali corsi di musica? Il contribuente dovrà aver effettuato il pagamento in modo tracciabile, quindi:

  • tramite vaglia postale;
  • versamento bancario;
  • carta di debito o di credito;
  • carta prepagata;
  • assegno bancario circolare.

Va fatta una precisazione d’obbligo: non c’è una domanda vera e propria da presentare per ottenere queste detrazioni. Sarà semplicemente necessario compilare il modello 730 e presentarlo ad un Caf allegando le spese sostenute con i relativi pagamenti.

Differenze con Bonus Musica precedenti

Potrebbe anche essere utile comprendere le differenze principali con il precedente Bonus Musica 2020, previsto dal Decreto Rilancio, poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 luglio 2020, con legge di conversione.

Difatti, la norma presente nell’articolo 105-ter aveva introdotto la possibilità per famiglie con reddito fino a 30 mila euro di accedere ad un contributo di 200 euro per le spese necessarie allo studio di musica. Questa agevolazione non è stata rinnovata.

Il Bonus Musica 2022, infatti, è nettamente differente. Non è un contributo ma viene corrisposto come credito di imposta, nella dichiarazione dei redditi, e cambiano importo e requisiti per ottenerlo. Insomma, ora si tratta di una detrazione fiscale, differentemente da due anni fa.

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Redazione CAF Fenalca
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