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Disoccupazioni agricole, 31 Marzo ultimo giorno

La disoccupazione agricola 2018 è una prestazione a sostegno del reddito concessa agli operai iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli.

L’indennità è pagata in un’unica soluzione dall’Inps e spetta per tutte le giornate lavorate per un importo pari al 40%, e trattenuta del 9% per ogni giornata pagata come indennità di disoccupazione a titolo di contributo di solidarietà mentre agli operai agricoli a tempo indeterminato la misura dell’indennità è pari al 30% della retribuzione effettiva.

 

A chi spetta la disoccupazione agricola?

La disoccupazione agricola 2018 è un’indennità pagata direttamente dall’istituto ai lavoratori impiegati nel settore agricolo che perdono il lavoro contro la loro volontà.

Pertanto i lavoratori per accedere all’indennità di disoccupazione agricola, e non alla nuova NASPI 2018, devono avere i seguenti requisiti. essere inquadrati come:

  • Operai lavoro agricolo a tempo indeterminato;
  • operai a tempo determinato;
  • piccoli coloni;
  • compartecipanti familiari;
  • piccoli coltivatori diretti che hanno versato volontariamente fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi agricoli;
  • operai agricoli a tempo indeterminato che lavorano solo per un certo periodo dell’anno;
  • lavoratori agricoli che si dimettono per giusta causa.

Lavoratori esclusi:

La disoccupazione agricola pagata dall’Inps invece non spetta a:

  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale
  • lavoratori che hanno presentato la domanda di disoccupazione agricola oltre la scadenza
  • lavoratori iscritti in una delle Gestioni autonome o nella Gestione Separata per l’intero anno,ovvero per parte dell’anno, ma il numero delle giornate lavorative rientranti nel periodo di iscrizione è superiore a quelle di attività lavorativa dipendente;
  • lavoratori già titolari di pensione diretta alla data del 1° gennaio dell’anno di competenza della prestazione. Nel caso di pensionamento in corso d’anno, il numero delle giornate indennizzate per disoccupazione agricola viene riproporzionato rispetto al numero di mesi antecedenti la decorrenza della pensione.
  • lavoratori che si dimettono volontariamente, fanno eccezione:
  • le lavoratrici madri che si dimettono nel corso del periodo di puerperio (o lavoratori padri)
  • coloro che si dimettono per giusta causa.

Disoccupazione agricola 2018 requisiti Inps:

L’indennità di disoccupazione agricola 2018 spetta ai lavoratori agricoli con i seguenti requisiti:

1) essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti a tempo determinato 2017, se la domanda viene presentata nel corso del 2018 o per un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato avuto per parte dell’anno.

2) almeno 2 anni di contributo ASpI versato.

Per tale calcolo, il lavoratore deve prendere in considerazione la data di iscrizione negli elenchi agricoli che deve essere di vecchia di almento 2 anni. In alternativa, può essere fatta valere per l’iscrizione negli elenchi e il contributo versato contro la disoccupazione involontaria ASpI per l’attività dipendente non agricola, precedente ai 2 anni dalla domanda di disoccupazione.

3) almeno 102 contributi giornalieri versati nei 2 anni precedenti la domanda. Ai fini di calcolo contributi, vengono contati anche i contributi figurativi versati nel biennio precedente dall’inps al lavoratore, come periodo di maternità obbligatoria o congedo parentale.

4) stato di disoccupazione.

Quanto spetta? Nuovi importi retribuzione:

L’importo che spetta ai lavoratori in disoccupazione agricola Inps, è in funzione del numero delle giornate lavorate nel 2016 e i nuovi importi retribuzione 2017.

La retribuzione spettante ai lavoratori in indennità di disoccupazione ordinaria agricola con requisiti normali è di 1.165,58 euro, massimale più alto e di euro 969,77 per il massimale più basso.

Domanda di disoccupazione agricola Inps:

Il lavoratore per fare domanda di disoccupazione agricola 2018 deve presentare specifica domanda all’INPS.

La richiesta deve essere effettuata, per via telematica utilizzando il modulo compilabile online accessibile mediante i Servizi telematici con PIN dispositivo Inps.

Per i lavoratori che non possiedono il Pin, la domanda può essere presentata mediante Caf e/o  Patronati,

Domanda disoccupazione agricola 2017 scadenza 31 marzo:

La domanda di indennità di disoccupazione agricola 2018  deve essere presentata all’Inps entro il 31 marzo 2018, pena la decadenza dal diritto. Il lavoratore è tenuto alla conservazione della domanda cartacea, ricevuta dell’avvenuta trasmissione telematica della domanda e dei documenti in originale.

In caso di decesso dell’assicurato, la domanda potrà essere inoltrata dagli eredi sempre entro il 31 marzo dell’anno successivo in cui si è verificata la disoccupazione involontaria. 

Chi, come e quando viene pagata dall’INPS la disoccupazione agricola?

Chi paga la disoccupazione agricola? L’indennità spettante al lavoratore agricolo, viene pagata direttamente dall’Inps in un’unica soluzione.

Come viene pagata la disoccupazione agricola? Nel momento della compilazione della domanda di disoccupazione agricola 2018, il lavoratore deve indicare la modalità di pagamento dell’indennità pagata dall’Inps, ossia, mediante bonifico bancario o postale, libretto postale, INPS Card o carta di pagamento prepagata dotata di IBAN per cui indicare l’IBAN che deve coincidere con il nome del richiedente la prestazione.

Il pagamento dell’indennità può essere pagato dall’Inps anche tramite accredito con bonifico postale, che può essere cambiato allo sportello di un qualsiasi Ufficio Postale munito di documento, codice fiscale e lettera originale Inps che certifica l’emissione del pagamento.

Quando viene pagata l’indennità di disoccupazione agricola? L’indennità pagata in un’unica soluzione, viene erogata dall’INPS solo dopo l’accettazione della domanda, verifica dei requisiti comunque a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda.

 

 

 

 

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Redazione CAF Fenalca
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ll centro assistenza fiscale svolge attività di assistenza fiscale nei confronti dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, degli iscritti al Sindacato Fenalca e dei contribuenti non titolari di lavoro autonomo e di impresa.

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