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Pensione novembre, slitta il pagamento: ecco la nuova data

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Alessandro Nuzzo

Giornalista, laurea magistrale in scienze economiche. Collaboro con diverse realtà editoriali occupandomi di economia.

Il calendario dei pagamenti delle pensioni di novembre 2025 presenta una piccola ma significativa variazione rispetto alla consuetudine: l’accredito non avverrà il primo giorno del mese, ma sarà leggermente posticipato. Oltre alla novità sulle date, la mensilità di novembre segna anche la chiusura del ciclo dei conguagli fiscali relativi al 2024, con le ultime trattenute IRPEF e le addizionali regionali e comunali applicate dall’INPS.

Pensione novembre: quando arriva

Il versamento delle pensioni di novembre 2025 è fissato per lunedì 3, sia per chi riceve l’importo tramite accredito bancario o postale, sia per chi preferisce ritirare la pensione in contanti presso gli sportelli di Poste Italiane. Il leggero slittamento è dovuto alla coincidenza del 1° novembre (Ognissanti) con un sabato festivo, giornata in cui sia banche che uffici postali resteranno chiusi.

In alcuni casi, i titolari di conti BancoPosta potrebbero visualizzare l’accredito già sabato 1° novembre, ma si tratterà di una possibilità limitata e legata alle tempistiche tecniche dei singoli istituti.

Per chi ritira la pensione in contanti, Poste Italiane adotterà il consueto calendario scaglionato in base all’iniziale del cognome, al fine di evitare affollamenti agli sportelli. Gli orari e le date precise potranno comunque variare a seconda dell’ufficio postale di riferimento.

Conguagli fiscali e trattenute in chiusura

La mensilità di novembre rappresenta anche l’ultimo capitolo dei conguagli fiscali 2024. In questa rata, l’INPS completerà l’eventuale recupero di debiti IRPEF e delle addizionali regionali e comunali non ancora saldati nei mesi precedenti.

Inoltre, termineranno le trattenute legate ai recuperi dei bonus una tantum da 200 e 150 euro, erogati tra il 2022 e il 2023 a titolo di sostegno al reddito ma successivamente risultati indebiti per alcuni beneficiari. L’ammontare delle trattenute – generalmente di 50 euro al mese – verrà dunque azzerato a partire da dicembre.

Importi e novità sugli assegni

L’importo della pensione di novembre continuerà a variare in base al tipo di trattamento percepito. La buona notizia è che dal 1° novembre 2025 entrerà in vigore una rivalutazione dello 0,8%, che comporterà un piccolo aumento per la maggior parte dei pensionati, in particolare per chi percepisce assegni minimi o inferiori alla media.

Si tratta di un adeguamento al costo della vita calcolato sull’inflazione dell’anno precedente, utile a mantenere stabile il potere d’acquisto delle pensioni.

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