lI rateo è la quota di pensione maturata ma non riscossa dal pensionato al momento della cessazione della pensione.

Le quote di pensione maturate e non riscosse in vita dal pensionato entrano nell’asse ereditario e sono trasmissibili agli eredi.

Le rate di pensione non riscosse dal pensionato sono pagate:

In sede di successione, per i ratei non riscossi, gli eredi non riceveranno la somma dei ratei per intero ma della somma totale il 23% sarà trattenuto dall’Ente per imposta. Il pagamento sarà quindi effettuato nella somma totale al netto delle trattenute. Inoltre è bene sapere che la richiesta di riscossione dovrà essere presentata da uno solo degli aventi diritto all’eredità. Questa persona dovrà essere in possesso di delega compilata e firmata da ognuno degli eredi, altrimenti non si potrà procedere con la riscossione ed è quindi indispensabile nominare, tra gli eredi, una persona che copra questo ruolo, ovviamente di comune accordo con gli altri eredi.

Il decesso del titolare di un trattamento previdenziale a carico dell’Inps nel corso dell’anno fa sorgere quanto meno, il diritto al rateo della tredicesima mensilità che sarebbe stato riscosso nel mese di dicembre in favore degli eredi del de cuius.

Oltre ai ratei derivanti dalla 13^, gli eredi potrebbero anche aver diritto ad ulteriori competenze, come nel caso di arretrati dovuti a seguito di una riliquidazione della pensione spettante al defunto.

Sono soldi per legge a disposizione dei familiari e che, quindi, possono essere richiesti all’Inps.

LA DOMANDA

Non è necessaria una specifica domanda nel caso del coniuge superstite o figlio minore cui venga liquidata la pensione di reversibilità;  l’INPS è autorizzato a liquidare d’ufficio quanto dovuto a titolo di rate maturate e non riscosse.

Nel caso in cui beneficiario sia persona diversa dal coniuge superstite, il rateo stesso si ottiene a domanda alla quale devono essere allegati: una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dalla quale risultino i nominativi degli eredi, la data di nascita, la residenza ed il grado di parentela; fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale del dichiarante; nel caso di più eredi l’atto di delega a favore di uno solo; fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale di ciascun erede (nel caso in cui non ci sia la delega).