Dal 1° gennaio 2025, una novità importante interessa il mondo delle imprese: la PEC (Posta Elettronica Certificata) diventa obbligatoria per gli amministratori di società. Questa misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024, art. 1 comma 860), mira a semplificare e digitalizzare le comunicazioni tra imprese e Pubblica Amministrazione.
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Cosa prevede la Legge di Bilancio 2025?
La Legge di Bilancio 2025 ha modificato l’art. 5 del DL 179/2012, estendendo l’obbligo di possedere un indirizzo PEC anche agli amministratori di imprese costituite in forma societaria. Questo significa che ogni amministratore dovrà dotarsi di una PEC personale e comunicarla al Registro delle Imprese.
Perché la PEC è obbligatoria per gli amministratori di società?
L’obiettivo principale di questa disposizione, come indicato dall’Ufficio Studi del Senato, è garantire comunicazioni ufficiali, tracciabili e sicure tra imprese e PA. In questo modo si uniforma l’uso della PEC tra tutte le tipologie di imprese, favorendo l’integrazione nel sistema digitale nazionale e promuovendo la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi.
Cos’è la PEC e perché è importante?
La PEC è uno strumento informatico che permette di inviare e ricevere messaggi di posta elettronica con validità legale equiparabile a una raccomandata con ricevuta di ritorno. Certifica l’invio e la consegna del messaggio, garantendone l’integrità del contenuto.
Chi sono gli amministratori coinvolti dall’obbligo di PEC?
L’obbligo si estende a diverse figure, tra cui:
- Presidente e legale rappresentante della società.
- Membri del consiglio di amministrazione.
- Membri del consiglio di sorveglianza (nel sistema dualistico).
- Accomandatari nelle società in accomandita semplice (SAS) e per azioni.
- Soci amministratori nelle società in nome collettivo (SNC) e società semplici.
Anche le holding dovranno comunicare il proprio indirizzo PEC, senza necessità di crearne uno nuovo, pur con potenziali complessità nella gestione delle comunicazioni tra società amministrante e amministrata.
Cos’è il domicilio digitale?
La PEC rappresenta il domicilio digitale delle imprese e, ora, anche degli amministratori. Introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), il domicilio digitale è il recapito elettronico ufficiale, equivalente al domicilio fisico, utilizzato per notifiche con valore legale pari alle raccomandate cartacee. Scopri di più, clicca qui.
Dal 06 giugno 2023 qualsiasi cittadino maggiorenne e titolare di un indirizzo PEC potrà eleggere il proprio Domicilio digitale su INAD. Tutti i domicili eletti dai cittadini, saranno successivamente pubblicati a partire dal 06 luglio e resi disponibili alla consultazione.
A quali tipi di società si applica l’obbligo di PEC?
L’obbligo si applica agli amministratori di tutti i tipi di società, sia di persone che di capitali, incluse le cooperative. Al momento, non vi sono riferimenti normativi specifici per consorzi con attività esterna e ATI.
Vantaggi dell’obbligo di PEC per gli amministratori:
- Comunicazioni più rapide e sicure: La PEC garantisce la certezza della ricezione e la validità legale delle comunicazioni.
- Semplificazione delle procedure: Riduzione dell’uso della carta e ottimizzazione dei processi amministrativi.
- Maggiore trasparenza e tracciabilità: Ogni atto indirizzato agli amministratori è tracciato e certificato.
- Maggiore responsabilità degli amministratori: Essendo diretti destinatari delle comunicazioni, gli amministratori assumono una maggiore responsabilità.
Conclusioni
L’obbligo di PEC per gli amministratori di società rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione del sistema Paese. È fondamentale che gli amministratori si adeguino a questa nuova normativa per evitare sanzioni e sfruttare i vantaggi offerti dalla PEC.