Irpef, arriva il decreto correttivo: acconti calcolati su tre aliquote

Irpef: arriva il decreto correttivo

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, nella seduta del 22 aprile, al decreto legge destinato a mettere ordine nella stagione fiscale 2025. Il cosiddetto “decreto salva 730” punta a correggere un errore tecnico che avrebbe potuto creare confusione nel calcolo degli acconti IRPEF.

Il caos è nato dal mancato allineamento tra le nuove regole Irpef introdotte temporaneamente per il 2024 e rese strutturali dalla Legge di Bilancio 2025. Senza il correttivo approvato, il calcolo degli acconti IRPEF per il 2025 si sarebbe basato sulle vecchie aliquote del 2023, ignorando la riforma che ha accorpato il primo e il secondo scaglione con un’aliquota unica al 23% fino a 28.000 euro.

Una situazione che avrebbe penalizzato non solo chi ha già presentato il modello 730 in anticipo, ma anche diverse categorie di contribuenti, come colf, badanti e lavoratori con più certificazioni uniche, che non hanno un conguaglio IRPEF mensile in busta paga.

Il decreto consente quindi all’Agenzia delle Entrate di aggiornare moduli e software prima dell’avvio della dichiarazione dei redditi precompilata, previsto per il 30 aprile.

Irpef: cosa cambia per i contribuenti

Con il decreto salva 730, viene chiarito che il calcolo degli acconti Irpef per il 2025 dovrà seguire la nuova struttura a tre aliquote, evitando disparità e possibili aumenti del carico fiscale per chi ha solo redditi da lavoro dipendente o pensione.

Resta però alta l’attenzione sui contribuenti con redditi non soggetti a ritenuta alla fonte, per i quali il rischio di errore era concreto.

Verso la precompilata 2025

Il 30 aprile partirà ufficialmente la stagione della dichiarazione precompilata. In quella data sarà possibile visualizzare i modelli online e verificare subito eventuali debiti o crediti IRPEF. Senza il decreto correttivo, i calcoli basati sulle vecchie aliquote avrebbero potuto dare un’immagine distorta della situazione fiscale dei cittadini.

Grazie all’intervento del governo, si scongiura dunque una falsa partenza della campagna fiscale. Ora tocca all’Agenzia delle Entrate fare gli ultimi adeguamenti per garantire una partenza ordinata e corretta della dichiarazione 730/2025.

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Immagine di Redazione CAF Fenalca
Redazione CAF Fenalca

ll centro assistenza fiscale svolge attività di assistenza fiscale nei confronti dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, degli iscritti al Sindacato Fenalca e dei contribuenti non titolari di lavoro autonomo e di impresa.

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