L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è uno strumento fondamentale per accedere a prestazioni sociali agevolate in Italia. In questo articolo spieghiamo come si calcola l’ISEE 2025, con le novità e le informazioni utili.
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Come si Ottiene l’ISEE: la DSU
Per ottenere l’ISEE, è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). La DSU è un modulo composto da diversi quadri, con allegate schede per ogni componente del nucleo familiare presente nello stato di famiglia alla data di presentazione.
Come si calcola l’ISEE? Ecco la Formula
Il calcolo dell’ISEE segue questa formula:
ISEE = [ISR + (20% x ISP)] / N
- ISR (Indicatore della Situazione Reddituale): Differenza tra i redditi netti dei componenti del nucleo familiare e le spese deducibili.
- ISP (Indicatore della Situazione Patrimoniale): Somma del patrimonio immobiliare e mobiliare, al netto delle detrazioni e con l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro.
- N: Parametro della scala di equivalenza, basato sulla numerosità del nucleo familiare e maggiorazioni.
Calcolo del Reddito per l’ISEE 2025
Per l’ISEE 2025, si considerano i redditi del 2023, presenti nella Certificazione Unica 2024, nel 730/2024 e in altre certificazioni. Anche i redditi esenti o tassati con imposta sostitutiva (come la cedolare secca) vengono considerati. A partire dal 2025, l’assegno unico universale non viene più sommato ai redditi, al momento siamo in attesa di aggiornamenti sulle modalità operative da seguire al fine di recepire nei modelli questa novità.
Generalmente, i redditi e le spese sono acquisiti da INPS o Agenzia delle Entrate, riferiti ai due anni precedenti l’invio della DSU. Altri redditi/spese devono essere autocertificati.
Dal totale dei redditi si sottraggono:
- Spese per il canone annuo di locazione (massimo 7.000 euro).
- 20% del reddito da lavoro dipendente (massimo 3.000 euro per percettore).
- 1.000 euro per percettore per redditi da pensione.
Calcolo del Patrimonio per l’ISEE 2025
Il patrimonio è composto da:
- Patrimonio Immobiliare: Valore ai fini IMU (o IVIE per immobili all’estero) al 31 dicembre del 2023, ridotto dell’eventuale quota capitale residua del mutuo. La casa di abitazione ha una franchigia di 52.500 euro, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo. Non si considerano gli immobili posseduti successivamente, ma si includono quelli venduti dopo il 31 dicembre dell’anno di riferimento.
- Patrimonio Mobiliare: Saldo o giacenza media al 31 dicembre 2023 di: conti correnti, conti deposito, obbligazioni, buoni fruttiferi, azioni, quote di società e partecipazioni. Dal 2025, non si considerano gli investimenti in titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale fino a 50.000 euro. Si considera il 20% del valore, prendendo il maggiore tra il totale dei saldi e il totale delle giacenze medie. In caso di cointestazione, si indica solo la propria percentuale di possesso. Sono previste franchigie che variano in base al numero di componenti: 6.000 euro per un componente, 8.000 per due e 10.000 da tre in su, con ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo. Siamo in attesa di linee guida operative non appena saranno recepiti dall’INPS i nuovi parametri indicati dal Governo.
Scala di Equivalenza ISEE
Dopo aver calcolato redditi e patrimoni, si divide il totale per il parametro della scala di equivalenza:
Numero Componenti | Parametro |
1 | 1 |
2 | 1,57 |
3 | 2,04 |
4 | 2,46 |
5 | 2,85 |
N | 2,85 + [0,35 x (n-5)] |
Maggiorazioni:
- 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente.
- 0,2 per tre figli, 0,35 per quattro, 0,5 per almeno cinque.
- 0,2 per nuclei con figli minori, elevata a 0,3 se almeno un figlio ha meno di tre anni e entrambi i genitori (o l’unico presente) hanno lavorato per almeno sei mesi.
Esempio: Genitori lavoratori e un figlio minorenne: si aumenta il valore di 2,04 di 0,2 (e di 0,3 se il figlio ha meno di tre anni).
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