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Assegno inclusione, stop a luglio per 400mila famiglie: come rinnovare

Assegno inclusione, stop a luglio per 400mila famiglie: come rinnovare
Immagine di Alessandro Nuzzo

Alessandro Nuzzo

Giornalista, laurea magistrale in scienze economiche. Collaboro con diverse realtà editoriali occupandomi di economia.

L’estate 2025 segna un passaggio cruciale per circa 400mila famiglie italiane beneficiarie dell’Assegno di Inclusione (ADI). A giugno, infatti, per molti nuclei familiari sono scaduti i 18 mesi di sostegno economico previsti dalla normativa introdotta con il Decreto Lavoro 2023, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Ma attenzione: il pagamento può riprendere, a condizione di presentare domanda di rinnovo.

Assegno inclusione, chi riceverà (e chi no) l’assegno a luglio

Secondo il calendario INPS, i pagamenti di luglio sono fissati per martedì 15 e lunedì 28. Il 15 luglio toccherà a chi accede per la prima volta all’ADI dopo aver firmato il Patto di Attivazione Digitale (PAD) a giugno. Il 28 luglio, invece, arriveranno i pagamenti per chi già percepisce l’assegno e continua a mantenere i requisiti.

Ma per le famiglie che hanno raggiunto la soglia dei 18 mesi di fruizione, in gran parte quelle che hanno iniziato a ricevere il sostegno da gennaio 2024, luglio segnerà uno stop. Per loro, il pagamento riprenderà solo dopo aver presentato domanda di rinnovo e osservato un mese di sospensione, come stabilito dalla normativa.

Come funziona il rinnovo e quando riprendono i pagamenti

Il rinnovo dell’ADI non è automatico: occorre presentare una nuova domanda tramite il sito INPS, assicurandosi di rispettare i requisiti aggiornati, tra cui un ISEE non superiore a 10.140 euro e un reddito familiare entro i 6.500 euro annui (parametri alzati dalla Legge di Bilancio 2025).

Chi invia la richiesta di rinnovo a luglio vedrà il primo pagamento del nuovo ciclo arrivare ad agosto, coprendo le successive 12 mensilità. Attenzione però: presentare la domanda in ritardo, ad esempio a settembre, comporterebbe uno stop prolungato, con i pagamenti che ripartirebbero solo da ottobre.

Importi aggiornati e contributo extra

Per il 2025, l’importo massimo annuale dell’ADI è stato aumentato a 6.500 euro, con un eventuale contributo aggiuntivo per l’affitto fino a 303 euro mensili. Per nuclei composti solo da over 67 o da over 67 con disabili, i massimali salgono rispettivamente a 8.190 e 1.950 euro annui.

Va inoltre ricordato che l’assegno di inclusione viene accreditato sulla Carta di Inclusione, utilizzabile per spese di prima necessità, ma con limiti su acquisti online e giochi d’azzardo. Il saldo può essere consultato presso ATM Postamat, sportelli postali o tramite i numeri verdi dedicati.

Un dettaglio importante: chi riceve l’ADI non ottiene automaticamente anche l’Assegno Unico per i figli a carico, come invece avveniva con il Reddito di Cittadinanza. Per ricevere anche questo beneficio è necessario presentare un’apposita domanda all’INPS.

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